TRILOGIA D’AUTUNNO 2018: NABUCCO, RIGOLETTO, OTELLO
TRILOGIA D’AUTUNNO 2018: NABUCCO, RIGOLETTO, OTELLO
Dal 23 novembre al 2 dicembre al Teatro Alighieri
Dal 16 luglio prevendita carnet riservata agli abbonati
Dal 27 settembre prevendita carnet e biglietti
Una nuova maratona lirica: tre titoli che, dal 23 novembre al 2 dicembre, si alternano una sera dopo l’altra sullo stesso palcoscenico, ritmi serrati e un laboratorio che gioca sul filo dell’invenzione e della creatività, intrecciando giovani talenti e moderne tecnologie.
È la Trilogia d’Autunno, che ancora una volta sceglie di indagare il genio di Giuseppe Verdi, trasformando il palcoscenico dell’Alighieri in una vera e propria “fabbrica dell’opera”, capace di dare corpo e voce a tre diversi momenti del suo percorso artistico.
Non poteva che essere Nabucco ad aprire la Trilogia destinata a ripercorrere la straordinaria parabola creativa di Verdi.
È in quella partitura che si gettano le basi del successo irresistibile di Rigoletto, primo tassello del trittico “popolare” e tra tutte l’opera prediletta dall’autore.
E, in fondo, anche dell’estremo rinnovamento che in Otello germoglierà dal verbo shakespeariano, approdo inevitabile della “parola scenica” verdiana.
Grazie all’esperienza e alle invenzioni del team creativo – Cristina Mazzavillani Muti alla regia, il light designer Vincent Longuemare, il visual designer Paolo Micicché, il visual designer e video programmer Davide Broccoli, e Alessandro Lai per i costumi – il Teatro Alighieri si trasforma in un vero e proprio laboratorio, luogo di sperimentazioni nel campo degli allestimenti e delle tecnologie scenografiche. In buca i musicisti dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, guidati da Pietro Borgonovo per Nabucco, da Hossein Pishkar – che è stato fra gli allievi della terza edizione dell’Italian Opera Academy di Riccardo Muti – per Rigoletto, da Nicola Paszkowski per Otello.
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