5th Mar

Ravennafestival 2017 – XXVIII EDIZIONE – “Il rumore del tempo”

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La XXVIII edizione di Ravenna Festival, intitolata “Il rumore del tempo”, esplora il concetto di ‘rivoluzione’ e il rapporto fra arte e potere nel centenario della Rivoluzione Russa, attraverso le suggestioni del romanzo di Julian Barnes ispirato alla figura di Sostakovič e della raccolta di prose brevi di Mandel’stam che condividono questo titolo.

Su questo fil rouge che si dipana fra rivoluzioni musicali ed artistiche spicca la prima italiana della leggendaria opera futurista “Vittoria sul sole” di Aleksej Kručënych, con le musiche di Matjusin e scene e costumi di Malevič; la sezione ‘russa’ conta anche direttori come Yuri Temirkanov e Semyon Bychkov, rispettivamente sul podio della Filarmonica di San Pietroburgo e della Munich Philharmonic.

Ancora una volta il Festival può inoltre vantare la presenza di Riccardo Muti e della Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, coinvolti nel progetto “Le Vie dell’Amicizia” che, nel suo ventennale, volge lo sguardo ad Oriente per approdare nell’antica Persia con un doppio concerto a Tehran e Ravenna.

Completano il ricco calendario sinfonico Leonard Slatkin, che conduce l’Orchestre National de Lyon con la straordinaria Anne-Sophie Mutter in un concerto che include un omaggio a Tarkovskij, Juraj Valčuha con l’Orchestra Nazionale RAI, solista David Fray, e l’appuntamento dedicato a Haydn con Giovanni Sollima e Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone.

I due omaggi alle sonate per violino di Corelli e i tributi a Monteverdi nel 450° della nascita sono parte del ricco programma di concerti nelle preziose basiliche cittadine, che il Festival continua ad ‘abitare’ a vent’anni dal riconoscimento UNESCO di ben 8 monumenti paleocristiani e bizantini di Ravenna come patrimonio dell’umanità.

Si rinnova inoltre l’appuntamento con la sezione Musica e cinema con “Il gabinetto del Dottor Caligari(1920) di R. Wiene, “La passion de Jeanne d’Arc” (1928) di C. T. Dreyer e “Gold Rush” (1925) di C. Chaplin, impreziositi dall’accompagnamento musicale live.

Mentre la tre giorni del Darbar Festival porterà a Ravenna la migliore musica classica indiana, accompagnano il Passaggio in India anche il concerto di Anoushka Shankar e il progetto “Junun” (firmato dal chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood, dal compositore israelo-indiano Shye Ben Tzur e dall’ensemble The Rajasthan Express).

Per questa sezione è stata invitata la coreografa di origine indiana Shobana Jeyasingh, ma il programma danza vanta anche il prestigioso Ballet Nacional di Cuba, per una serata che condensa tutta la ricchezza del balletto classico e lo spirito cubano, il ritorno di Olivier Dubois con “Les mémoires d’un seigneur” e “Uccidiamo il chiaro di luna”, compendio di danza futurista nella coreografia di Silvana Barbarini.

Il percorso verso il 2021, settimo centenario della morte di Dante Alighieri a Ravenna, continua con un evento unico, la nuova produzione del Festival con il Teatro delle Albe: per 34 giorni “Inferno” di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari guiderà gli spettatori attraverso paesaggi e personaggi infernali.

La tradizione medievale della sacra rappresentazione sarà riportata a nuova vita in una dimensione ‘corale’ di portata gigantesca, coinvolgendo centinaia di cittadini che si muoveranno in processione dalla Tomba del Poeta fino al Teatro Rasi.

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Ad integrazione del programma di Ravenna Festival 2017 è stato definito il programma per le due serate a Palazzo San Giacomo a Russi :

Venerdì 16 giugno ore 21.30

BAUSTELLE

euro 15.00

 

Sabato 17 giugno ore 21.30

TONY ALLEN

euro 15.00

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